Brac-Bol, Bol SUP Spalato Spalato e Dalmazia Croatia - SurfTribe.it

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Brac-Bol BolReport a cura di: windtalks
-Condizioni:
Essendo il 4to anno che ci vado posso dire che Giugno e il mese migliore per il vento. In due settimane, c'e sempre stato vento almeno per planare (io con una 6.5mq e un 130 lit, ma peso poco) con 4 giorni a 6-7 Bft.

Dal paesino di Bol verso la famosa spiaggia 'Slatni Rat' (Spiaggia d'oro) vi sono diversi centri dove affittare o rimessare il materiale. La spiaggia purtroppo non e di sabbia, ma con dei sassolini, il che pero rende l'aqua veramente cristallina!

Noi andiamo al big blue center per affittare il materiale (Big blue sport).

Hanno un'ottima attrezzatura (NS e Mistral), barca di recupero efficiente e sono vicini ad un ottimo ristorante (Borak) il che non guasta (toilettes pulitissime)!

Il vento maestrale arriva verso mezzogiorno, prima arriva e piu forte soffia, per poi rimanere costante fino alle 19:00. E un vento termico. Al mattino ci sono i prinicipianti con i corsi. Poi i corsi avanzati dalle 12:00 fino alle 14:00 ca. a dipendenza della forza del vento. Con la Bora (vento da terra) non e divertente surfare a Bol. In questo caso bisogna impacchettare tutto ed andare dall'altra parte dell'isola a Supetar (40min. di auto), dove a quanto pare ci sono condizioni estreme (onde) insomma una cosa per esperti.

Infatti la Bora soffia sempre molto forte!
Per i kiters bisogno andare sulla punta dello slatni rat (davvero suggestiva).

Insomma non posso fare altro che raccomandarvi questo spot

Come arrivare

-Come arrivare:
Traghetto da Ancona o da Rieka a dipendenza da dove arrivate, fino a Spalato, poi traghettino fino a Supetar e infine auto, Bus o Taxi fino a Bol (Taxi ca 25 Euro)


Informazioni extra

-Events:
In giugno c'e una gara per il campionato europeo di freestyle (soul & style) organizzata dal zoo station center

-Divertimenti:
Non aspettatevi rimini! Bol e ancora abbastanza tranquilla. Ci sono diversi bar/discoteca, ogni anno ce ne sono di nuovi. Il moby dick e molto carino.

-Mangiare:
Pesce, pesce ma anche la carne e buona e frutta e verdure sono come nel sud Italia.


I lati negativi

Ancora non ne conosciamo, comunicatecelo


Ricettivita'

-Dove alloggiare:
Ci sono diversi alberghi proprio sulla spiaggia, ma io vi consiglio di cercare un appartamentino, sono piu a buon mercato e siete piu liberi.

Noi alloggiamo da 'Dina':


Info

-Lingue: Tedesco, Inglese e anche italiano base.


Hourly Forecast 8 days
Viaggiare Sicuri Croatia Ultimo aggiornamento: 02/04/2024
Indicazioni generali, ordine pubblico e criminalita'
Non si segnalano al momento particolari criticità in relazione all’ordine pubblico.

Rischio terrorismo
Il terrorismo rappresenta una minaccia globale. Nessun Paese può essere considerato completamente esente dal rischio di episodi ricollegabili a tale fenomeno.

Rischi ambientali e calamita' naturali
Il paese è ad alto rischio sismico, come tutti i Balcani.Due violenti terremoti hanno colpito la Croazia nel 2020, il primo in marzo a Zagabria, il secondo a dicembre nella zona di Petrinja, nella regione di Moslavina, a circa 40 km a sud-est della capitale, dove si sono registrati vittime, dispersi e danni agli edifici, in particolare a Petrinja. Ingenti danni sono stati causati anche nella città limitrofa di Sisak. A Zagabria due ospedali cittadini, Klaiceva e Petrova, sono stati dichiarati inagibili.

Aree di particolare cautela
Si segnala la persistenza di aree del Paese non ancora del tutto bonificate da ordigni quali mine antiuomo e bombe inesplose, risalenti al conflitto inter-jugoslavo. Nonostante l’opera di bonifica, si stima che tali aree coprano un’area complessiva di circa 368 kmq. Sebbene la gran parte dei campi minati siano di norma segnalati e delimitati da apposite recinzioni, permangono alcune zone, soprattutto in aree boschive e collinari, prive di segnalazione.La presenza di campi minati è maggiore nei dintorni di Karlovac, in Slovonia e nella Dalmazia interna. In Dalmazia la maggiore diffusione di mine è segnalata nelle aree interne delle quattro Contee di Zara, Sebenico, Spalato e Ragusa (Dubrovnik). Una situazione aggiornata su base settimanale dello stato di sminamento del territorio è reperibile sul portale realizzato dal Centro Croato per lo Sminamento all’indirizzo https://misportal.hcr.hr.L’autostrada per Belgrado è da considerarsi ancora zona di cautela nel tratto vicino al confine croato-serbo, soprattutto a causa degli attigui ed estesi campi minati.

Avvertenze
Si consiglia ai connazionali di:- registrare i dati del proprio viaggio su DOVESIAMONELMONDO;- esercitare le normali misure di cautela in relazione a possibili episodi di microcriminalità;- prestare particolare attenzione ai casi di contestazioni sui prezzi praticati per il consumo di cibi e bevande, soprattutto alcoliche, si raccomanda quindi di accertare preventivamente il costo delle consumazioni;- non allontanarsi dalle principali arterie di viabilità e dalle strade stracciate nelle aree a rischio. - in caso di compravendita di immobili, si raccomanda di consultare un valido legale prima dell’acquisto, in particolare ai fini della verifica della situazione catastale e di proprietà dell’immobile, diffidando di proposte immobiliari apparentemente vantaggiose che potrebbero nascondere tentativi di truffa. Dal 1° febbraio 2009 i cittadini dell’Unione Europea possono acquistare immobili senza restrizioni, alle stesse condizioni dei cittadini croati. Per le imprese che svolgono attività di pesca si raccomanda di fare attenzione agli sconfinamenti in acque territoriali croate.

Dati Paese
Dal giorno 01/07/2013 la Repubblica di Croazia fa parte dell'Unione europea e dal giorno 01/01/2023 è entrata ufficialmente nello spazio Schengen e nell'Eurozona. Capitale: ZagabriaPopolazione: 3.888.529 (Censimento 2021)Superficie: 56.594 Km2Fuso orario: stessa ora italiana (si applica l’ora legale)Lingue croato. L’italiano è molto diffuso sulla costa in Istria, nel Quarnero e in Dalmazia. Nelle principali città costiere dell’Istria vige il bilinguismo (italiano e croato). Nella capitale e nei centri turistici costieri è diffusa la conoscenza dell’inglese e, in parte, del tedesco.Religione: prevalentemente cristiana cattolica, con minoranze di cristiani ortodossi e musulmani.Moneta: Euro Prefisso telefonico dall’Italia: 00385Telefonia: è presente copertura telefonica su tutto il territorio croato.Clima: continentale, con forti escursioni termiche; clima mediterraneo sulla costa.

Documentazione necessaria all'ingresso nel Paese

A proposito di...

Spalato

Spalato (in croato: Split) è la più grande e, assieme a Zara, la più importante città della Dalmazia; con i suoi 188.694 abitanti (2001) è anche il secondo centro della Croazia. Spalato è capoluogo della Contea spalatino-dalmata, sede universitaria e arcivescovile. La Spalato romana è rappresentata dalla sede dello sfarzoso palazzo dell'imperatore Diocleziano, fatta costruire nel 293 d.C. Nei secoli successivi, gli abitanti della vicina Salona, già colonia greca e in seguito popolosa città romana, per sfuggire alle incursioni degli Avari e degli Slavi, si rifugiarono nelle sue rovine, fondando così la città di Spalatum.: forse il nome della nuova città-palazzo deriva proprio dal latino palatium. Successivamente si susseguirono vari domini: l'Impero Bizantino, nel quale la città riuscì man mano a ritagliarsi una certa autonomia, quindi il Regno Croato, del quale era formalmente la capitale. Successivamente fu nel Regno Magiaro-Croato, nel contesto del quale la città mantenne la sua autonomia comunale, ebbe pochi anni d'indipendenza, quindi entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia, la cui influenza durò per quattro secoli sino il 1797, lasciando in eredità numerose vestigia; fu nell'Impero di Francia poi nell'Impero Asburgico. L'Impero Ottomano invece mai riuscì a conquistarla. L'influenza italiana (latina, dalmatoromana, veneta) persiste nei secoli grazie agli scambi commerciali; forte è l'influsso del dominio veneziano, che comporterà il graduale passaggio dal dialetto romanzo, derivato direttamente dal latino, al veneto, divenuto una vera e propria lingua franca nel Mar Mediterraneo orientale, accanto ad un costante accrescimento della componente croata della popolazione. La comunità italiana conobbe anche apporti immigratori dalla penisola. Fino al periodo austriaco la situazione linguistica di Spalato, così come di molte altre città dalmate, fu assai complessa, dividendosi per nazionalità e per classi sociali. Lingua ufficiale e della cultura rimase l'italiano, utilizzato dall'aristocrazia e dalla più ricca ed influente borghesia, mentre la piccola borghesia e gli artigiani si esprimevano in dialetto veneto. La popolazione croata era invece sostanzialmente bilingue, utilizzando il croato nell'ambito familiare e del piccolo commercio, e il dialetto veneto (o l'italiano, a seconda del grado di istruzione) come lingua franca di comunicazione. Nella seconda metà del 1800 il forte sentimento di appartenenza nazionale che invase tutta l'Europa giunse anche a Spalato; vennero fondati giornali, circoli e movimenti irredentisti italiani e, in misura minore, croati. Fino al periodo austriaco la situazione linguistica di Spalato, era simile a quella di molte altre città dalmate che erano sotto il dominio della Serenissima. Lingua ufficiale nel "regno di Dalmazia" austriaco era, fino al 1882, l'italiano. Successivamente, accanto all'italiano venne introdotto il croato. La maggioranza della popolazione parlava solamente la croato, nella variante dialettale spalatina. La piccola borghesia e gli artigiani usavano anch'essi preferibilmente il croato, mentre l'aristocrazia e la più ricca ed influente borghesia erano in maggioranza italiani. Come testimoniò l'ultimo podestà italiano di Spalato - Antonio Bajamonti - l'italiano era però capito da tutta la popolazione della città. Nella popolazione croata si ridestò lo spirito nazionale e a partire dal 1882, dopo la caduta della Giunta retta dal Partito Autonomista dell'italiano Antonio Bajamonti, Spalato venne governata da partiti filocroati ossia puntari che avevano raggiunto ormai la maggioranza, relegando i partiti filoitaliani ossia tolomasi a una minoranza, che vide diminuire progressivamente la propria influenza in città. La progressiva presa di coscienza dell'identità croata e il crescente afflusso di croati dalle zone circostanti fece regredire gradualmente anche l'uso dell'italiano, che pur conservò notevole prestigio per tutto il periodo austriaco ed ebbe un certo suo rilievo fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Con la dissoluzione dell'Impero asburgico in seguito alla Prima Guerra Mondiale, Spalato - nonostante la lotta di una parte della popolazione che ne voleva l'incorporazione nel Regno d'Italia - entrò a far parte dello Stato dei Sloveni, Croati e Serbi, denominato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, sino al 1929, quando divenne Regno di Jugoslavia. Ciò comportò l'esodo di una parte della popolazione italiana. Le istituzioni scolastiche italiane vennero ridotte, ma la comunità italiana residua sopravvisse fino agli eventi della seconda guerra mondiale.

Spalato e Dalmazia

La contea spalatino-dalmata (croato: Splitsko-dalmatinska županija) è una contea della Croazia. Essa occupa gran parte della Dalmazia centrale (incluse le isole di Brazza, Lesina e Lissa) e confina ad est con la Bosnia-Erzegovina. Con una superficie di 4.524 km² ed una popolazione di 463.676 abitanti (2001), la contea spalatino-dalmata è la seconda per estensione e la prima per popolazione di tutta la Croazia. Capoluogo della contea è Spalato.

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